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sabato 23 gennaio 2016

Hey Jude

Questo post fa parte della rubrica Best Videoclip, ovvero un viaggio attraverso i migliori videoclip musicali nella storia della musica.

29° PUNTATA


È il momento di affrontare un grandissimo classico della musica, degli anni 60 e dei Beatles, si è detto e scritto molto, ed io proverò umilmente di riassumere per voi tutto prima di mostrarvi il video di questa puntata.
Il brano “Hey Jude” è di Paul McCartney ed era destinata ad essere inserita nell'album “The Beatles” o “White Album” uscito nel novembre del 1968, invece venne pubblicato come singolo, scelta molto intelligente dato il successo che ne ha avuto e che ha ancora, verrà pubblicato il 26 agosto del 1968 e troverà spazio successivamente nell'omonima raccolta di singoli del 1970; Sul brano la storia più famosa sulla sua composizione resta di certo quella che vuole McCartney scrivere questo brano per Jullian Lennon, primogenito di John e di Cynthia Powell, in un momento di grande smarrimento di fronte alla difficile situazione che i genitori stavano avendo, Lennon stava lasciando bruscamente la moglie Cynthia dopo essersi innamorato di Yoko Ono, il brano cambierà titolo da “Hey Jullian” per l’attuale “Hey Jude” per motivi fonetici; Ma in molti vedono in questa canzone non solo un inno al coraggio e al non lasciarsi demoralizzare dagli eventi della vita, ma vi si vede anche un brano più personale, al momento difficile per lo stesso McCartney dopo la rottura con Jane Asher, oltre ai problemi che da tempo stavano dilaniando i rapporti fra i vari membri della band.
La realizzazione del brano è piena di aneddoti, il brano non venne realizzato unicamente come succedeva prima per la band, nei famosi studi di Abbey Road, ma fu concluso negli studi Trident nel quartiere londinese di Soho, a quell'epoca erano molto più attrezzati di quelli di Abbey ed inoltre possedevano un numero maggiore di piste per la registrazione; Nella realizzazione avvengono sempre più spesso gli scontri fra i maggiori membri della band, ovvero McCartney e Lennon, viene raccontata l’escandescenza e le volgarità di Lennon al 3° minuto, il suo disaccordo su quale brano doveva avere il lato A del singolo, Lennon considerava maggiormente la sua Revolver, mentre alla fine vinse per 3 voti contro 1, questo brano; Ma non vi è solo Lennon, vi è il litigio fra McCartney ed Harrison sull'arrangiamento che doveva avere il brano, ed il rifiuto di un orchestrale nel battere le mani ed unirsi al coro.

Insomma un capolavoro riuscito con grande fatica, ma in questo caso è il risultato che conta, il brano viene introdotto dalla voce solista di McCartney accompagnata dal solo pianoforte, dalla seconda strofa il brano vedrà l’inserimento di chitarra, basso e batteria, verso la fine del 3 minuto vi è l’inserimento del celebre coro "Naaa-naaa-naaa-na-na-na-naaaaa-na-na-na-naaaaa Hey Jude", in cui vi troviamo un’orchestra di 10 violini, 3 viole, 3 violoncelli, 2 flauti, 2 contrabbassi, un clarinetto basso, un fagotto, un controfagotto, 2 clarinetti, 4 tromboni, 4 trombe, 2 corni, una percussione.
Piccola curiosità, al 3° minuto, fra i versi “Remember, to let her under your skin / Oh, then you’ll begin”, si può sentire in sottofondo l’esclamazione di Paul "Fucking Hell!", lasciata per chiaro volere di Lennon, sempre per quella storia della presunta morte.



Questo singolo ha un ulteriore importanza, per il periodo, fu infatti il primo singolo pubblicato con la nuova etichetta, Apple Records (Ricordiamo ai più giovani che non c’entra nulla con la Apple di Steve Jobs e con l’IPhone), etichetta fondata dai stessi Beatles, per gli amanti della musica e della band è famosa il simbolo della mela verde, c’è da aggiungere che anche se il brano è prodotto dalla nuova etichetta è stato comunque affiancato alla Capitol Records, che dopo aver saputo dell’intenzione della band nel pubblicare questo brano come singolo, brano della lunghezza di 7 minuti e 11 secondi, per gli standard dell’epoca era considerato un infinita oltre che una pazzia il voler pubblicare un singolo così lungo, perciò venne chiesta alla band un taglio del brano per arrivare almeno a 4 minuti, per la casa discografica sempre troppo lunga rispetto alla media dei 2/3 minuti, anche se la band aveva attriti fino all'ultimo rimasero uniti nel presentare il loro lavoro, difatti fu Lennon a difendere la decisione della lunghezza, pronunciando, a chi lo avvertiva che nessuna radio avrebbe trasmesso un brano così lungo, che loro erano i Beatles, o questo o niente.

Il brano a dispetto dei timori dei discografici risulta essere uno dei più grandi successi commerciali per la band, in sei mesi ha venduto 5 milioni di copie, arrivando a 7 milioni e mezzo, ma non solo, il maggior successo lo ebbe negli Usa, occupando per 9 settimane di fila il primo posto della US Billboard Hot 100 ed è tuttora al 10° posto dei singoli più venduti negli Usa di sempre, ha raggiunto la prima posizione nelle maggiori classifiche europee, in Italia ha raggiunto la 4° posizione, dove uscì una settimana prima che in Usa.

La critica ha plauso unanimemente al brano, oggi la rivista Rolling Stones la posizionata al 8° numero delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi, nonché è sempre entrata nella stessa classifica di altrettante riviste e programmi televisivi e radiofonici.
Il video che tutt'oggi rappresenta questo brano può non sembrare così eccezionale, va controcorrente rispetto a quelli finora mostrati, il video è stato da poco caricato sul canale ufficiale dei Beatles su YouTube tramite la piattaforma VEVO, il 07 dicembre 2015, ed a totalizzato oltre 3 milioni di visualizzazioni; Il video non rappresenta una storia, ne vede la band impegnata nel rappresentarla se non nello show televisivo Usa David Frost’s e trasmesso il 6 ottobre del 1968, in bianco e nero nonostante fosse girato a colori.

La particolarità del video che nonostante sia stato fatto come centinaia di altri in uno studio televisivo, diversamente vede la band eseguire il brano con l’accompagnamento del pubblico o dei loro stessi fan, essendo che il punto di forza di questo brano è proprio il coro che dura 4 minuti, il fatto di realizzarlo sopportato da un pubblico che li circonda con il loro calore non può far che aumentare il valore del video e del brano; Risulta perciò essere il padre di tutti i futuri video che vediamo di artisti che siano cantanti o band, che siano rock o pop o qualsivoglia, che realizzano i video dei loro live con la massiccia presenza del pubblico, non passivo come in una normale trasmissione televisiva, ma in estasi di fronte ai loro idoli, intenti a cantare il brano con il loro cantante favorito, in questo caso il video in futuro sarà replicato da molte altre band quasi ugualmente, ma questo risulta avere il primato storico.

253. Hey Jude


"Prendi una canzone triste e rendila migliore
Ricorda di lasciarla nel tuo cuore  
Così potrai iniziare a renderla migliore"





TITOLO: Hey Jude
BAND: The Beatles
ANNO: 1968
GENERE MUSICALE: Rock, Pop
GENERE: Televisivo con Pubblico
Ufficiale, Colore, 8:09

BONUS
Come accennato all'inizio del post, "Hey Jude" è divenuto un inno, viene utilizzato molto spesso per chiudere concerti di natura benefica, in cui McCartney da sempre la sua disponibilità, è frequente che nella chiusura venga suonata non solo con una band di supporto ma bensì con i numeri uno della musica presenti al concerto.
Vi portiamo due bellissimi esempi, il primo vede insieme a McCartney, nomi del calibro di Elton John, Eric Clapton, Sting, Mark Knopfler e molti altri, nella serata organizzata il 15 settembre del 1997 nella prestigiosa Royal Albert Hall, concerto organizzato da George Martin (Produttore storico dei Beatles nonchè considerato il 5° Beatles) per raccogliere fondi per l'eruzione vulcanica avvenuta nell'isola caraibica di Montserrat.


Il secondo esempio è di sicuro entrato nella storia della musica, per la cornice, McCartney chiude con "Hey Jude" una delle più belle serate della musica mondiale, ovvero il concerto del Live 8, organizzato da Bob Geldof, riedizione del già famosissimo e storico Live Aid del 1985, in questa edizione di ben 11 anni fa si tennero ben 11 concerti in 11 nazioni del mondo nello stesso giorno, il 2 luglio 2005, con l'obiettivo di far pressione sui leader politici delle nazioni più ricche e potenti del mondo per cancellare il debito delle nazioni povere, soprattutto quelle del continente africano; Rimane tutt'ora l'evento musicale più imponente mai organizzato, gli eventi principali furono quello di Londra e New York, per non parlare della diretta televisiva che ha coperto l'intero pianeta, nella sola Londra si calcola la cifra di 200.000 spettatori.
Innumerevoli gli artisti presenti e gli ospiti, non basterebbe un post per dirli tutti, ma citiamo che McCartney suonò dopo l'evento della serata, ovvero la reunion per una sola volta dei Pink Floyd che non suonavano insieme da ben 24 lunghi anni, sul palco insieme a McCartney lo raggiungono Bob Geldof e Midge Ure (Gli organizzatori dell'evento), David Glimour (Pink Floyd), Pete Townshend (The Who), George Michael, Sting, Mariah Carey e innumerevoli altri, potete giocare a riconoscerli qui:


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