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sabato 24 ottobre 2015

I Am the Walrus

Questo post fa parte della rubrica Best Videoclip, ovvero un viaggio attraverso i migliori videoclip musicali nella storia della musica.

23° Puntata


Rivolgiamo la nostra attenzione ai maestri dei video musicali degli anni 60, i Beatles su questo come già visto hanno il monopolio assoluto, in questo video e canzone ci spiegano che non sempre scrivere canzoni “non sense” sia cosa buona, se sei i Beatles non te lo puoi permettere, anche se sono gli anni 60.

Gli anni 60 sono più vivi che mai, a raccontarcelo è questa canzone, "I Am the Walrus" firmata come consuetudine da McCartney/Lennon, ma deve a quest’ultimo la paternità, quando si trovò con ben tre brani senza riuscire a completarli, senza capo ne coda, allora Lennon si ricordò della poesia di Lewis Carroll “The Walrus and The Carpenter” (in italiano come “Il Tricheco e il Legnaiuolo” o “Il Tricheco e il Carpentiere”) contenuta nel romanzo “Attraverso lo Specchio e Quel che Alice Vi Trovò”, ad aggiungersi la notizia che nell'istituto scolastico che frequentava in adolescenza le canzoni dei Beatles venivano studiate ed analizzate nel dettaglio, questo scaturì in Lennon non la risposta che una persona normale avrebbe, esserne contento, no lui era un genio e perciò molto diverso, la prese come una sfida: “Provate ad analizzare questo”, sembrerebbe quello che disse.
Scrisse le varie strofe come da Lennon stesso dichiarò nel 1980 a Playboy, sotto gli effetti degli acidi e dal brano senza senso capiamo il perché, un buon periodo per i Beatles e per LSD in generale;e fu registrato nel 1967 per l’album “Magical Mystery Tour” di quell'anno, entrò come B-side del singolo “Hello Goodbye” dopo un’accesa discussione all'interno della band, Lennon considerava il suo più commerciale e all'avanguardia ma vinse appunto “Hello Goodbye” molto più pop e commerciale.



Mentre il brano sì all'avanguardia tanto da diventare uno dei brani più famosi di quel periodo sperimentale del Rock Psichedelico, che in quel periodo tanto piaceva ai Beatles, ma il problema dei brani non-sense fatti da grandi artisti è che portano nonostante le affermazioni degli autori a ritenerli tali, subiscono il fascino dell’indecifrabile da parte da amanti o semplici esploratori dell’impossibile, ed è così che in questo brano vengono attribuiti una moltitudine di significati a seconda delle frasi contenute, una delle più famose è sulla teoria, o leggenda metropolitane fra le più famose e conosciute nella musica rock, la teoria della morte di Paul McCartney, avvenuta il 9 novembre 1966, che fu poi utilizzata dagli stessi Beatles a loro favore, il tricheco del brano è come affermato da Lennon, essere Paul. Coincidenza? Non crediamo…


La prova che nella canzoni dei Beatles c'è il DIAVULO!!!

Ma torniamo seri per presentare il video del brano, come faranno i nostri beniamini a rappresentare un brano senza senso, la risposta è un video senza senso, il videoclip contenuto nel film “Magical Mystery Tour”, nel video appaiono i Beatles suonare il loro brano fino a quando si percepisce la presenza di personaggi allucinati e allucinogeni, i stessi Beatles si trasformano con abiti psichedelici, Lennon con una cuffia a mimare un uovo, voci ed immagini di registrazioni ci compaiono prese dalla BBC, violini bianchi, primi piani dei protagonisti, aggiungendo i poliziotti londinesi che si tengono per mano, tutto finisce dietro il pullman del “Magical Mystery Tour” a cui seguono tutti in coda i personaggi del videoclip, saltellando e tenendosi per mano.
Finalmente abbiamo a che fare con un video, divertente, senza senso e psichedelico nello stesso tempo, il quadro degli anni 60 come solo i cliché di quest’ultimo potevano arrivarci, gli anni dei colori, vestiti stralunati senza dimenticare l’amata droga.


" Avresti dovuto vederli scazzottare Edgar Allan Poe.
Io sono l'uomo uovo,
Loro sono gli uomini uovo "



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